Credito d’imposta Transizione 5.0
Credito d’imposta destinato alle imprese che, nel biennio 2024-2025, realizzano nuovi investimenti in strutture produttive in Italia nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.
Soggetti beneficiari
Imprese italiane di qualsiasi dimensione, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza e dal regime fiscale adottato.
Sono, invece, escluse
– le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento o sottoposte ad altre procedure concorsuali;
– le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
Progetti ammissibili
Sono ammissibili uno o più progetti di innovazione, con investimenti in una o più unità produttive appartenenti allo stesso soggetto beneficiario, che siano:
• avviati dal 1° gennaio 2024 e realizzati entro il 31 dicembre 2025;
• di importo complessivo non superiore a 50 milioni di euro;
• aventi ad oggetto investimenti in:
a. beni materiali e immateriali nuovi e strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa, di cui agli allegati A e B della Legge 232/2016 dal cui impiego si consegua, alternativamente:
– una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva oggetto del progetto in misura non inferiore al 3%;
– una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento in misura non inferiore al 5%;
b. beni materiali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (a eccezione delle biomasse), inclusi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
c. spese per la formazione del personale (max 10% degli investimenti e, comunque, nel limite massimo di 300mila euro) per l’attuazione di percorsi di durata non inferiore a 12 ore, che prevedano il rilascio di un’attestazione finale del risultato conseguito e che siano erogate da soggetti accreditati esterni all’impresa.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di:
A) beni materiali nuovi e strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa, di cui all’allegato A della Legge 232/2016, che risultino interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione, o alla rete di fornitura;
B) beni immateriali nuovi e strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa, di cui all’allegato B della Legge 232/2016, nell’ambito di progetti di investimento che comprendono l’acquisizione di sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta o autoconsumata o che introducono meccanismi di efficienza energetica attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati – anche provenienti dalla sensoristica IoT. Sono inclusi anche i software relativi alla gestione d’impresa se acquistati nel medesimo progetto di innovazione che comprende investimenti nei sistemi di cui sopra; N.B. Le caratteristiche tecniche di tali beni e la loro interconnessione al sistema aziendale di gestione della produzione deve essere comprovata da apposita perizia asseverata, rilasciata da un ingegnere o perito industriale iscritti nei rispettivi albi o da un ente di certificazione accreditato. Per i beni di costo unitario di acquisto non superiore ai 300mila euro, la perizia può essere sostituita da una dichiarazione resa dal legale rappresentante della società richiedente.
C) beni materiali, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, tra i quali sono ricompresi anche: – gruppi di generazione dell’energia elettrica;
– servizi ausiliari di impianto;
– trasformatori posti a monte dei punti di connessione della rete elettrica e misuratori dell’energia elettrica funzionali alla produzione di energia elettrica;
– impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
D) Spese per attività di formazione del personale, quali:
– spese relative ai formatori;
– costi di esercizio relativi ai formatori e al personale dipendente partecipante alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione (spese di viaggio, materiali, forniture, ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo al progetto di formazione);
– costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
– spese di personale dipendente partecipante alla formazione e spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
E) solo nel caso di PMI, spese per l’adempimento all’obbligo di certificazione (nel limite massimo di 10mila euro).
N.B. Sono ammissibili anche le spese per investimenti effettuati attraverso la stipula di contratti di locazione finanziaria.
- scadenza31 dicembre 2025
- CATEGORY Finanziamenti , Formazione , Imprese , tutte
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